mercoledì 28 novembre 2012

Side by Side


Nick Hornby autore del libro "Febbre a 90" racconta sulle pagine di Repubblica...
Mi sono permesso di estrapolare una parte dell'articolo.

"...Negli ultimi vent’anni non è solo il calcio a essere cambiato. Anch’io, ovvero l’altro protagonista di Febbre a 90′, che in fondo è un libro autobiografico, sono diverso.
Nonostante tutto, però, il mio legame con l’Arsenal non si è spezzato. Negli ultimi vent’anni avrò perso al massimo venti partite casalinghe e quando giochiamo male ancora metto il muso. Anzi, ora che vivo con persone afflitte dalla medesima malattia la mia tristezza è ancora più impenetrabile. Il calcio, però, è diverso, gli stadi sono diversi e le voragini della mia infanzia e prima adolescenza sono state riempite – da un più che soddisfacente lavoro a tempo pieno che Febbre a 90′ ha reso sicuro e da una ricca, impegnativa e complicata vita di famiglia.
Oggi non vorrei e non potrei mai scrivere questo libro, ma non lo dico per sminuirlo. Nella mia attuale incapacità, infatti, vedo tanto una perdita quanto una crescita. La persona che aveva il tempo e le energie per tutti quei crepacuori ormai non esiste più, e se ora dovessi scrivere su di lei probabilmente le darei un buffetto sulla testa e la spronerei a diventare più adulta, più saggia, e si perderebbe tutto il bello di Febbre a 90′.
Ho davvero provato quelle cose, e con me tantissime altre persone, milioni di persone. Molti di quei milioni forse oggi non si riconoscono più granché nel calcio e negli stadi in cui viene giocato, ma i miei figli e milioni di altri giovani, ragazzi e ragazze, stanno iniziando un’avventura che gli procurerà una marea di dolori e, una volta ogni morte di papa, attimi di gioia trascendentale. E questo, secondo me, non cambierà mai..."

Premetto che pur essendo molto giovane, 21 anni, mi rispecchio in alcune delle parole di Nick Hornby, e con questo ho deciso di affrontare l'argomento, nel quale molti di noi ci si rispecchiano, e con molto dispiacere, si stanno allontanando da questo mondo... (Ultima discussione ieri sera in macchina).

A mio modo di vedere, la vita è un continuo evolversi di eventi; ci sono delle fasi, dei periodi che la caratterizzano; è normale che come in tutte le cose all'inizio ci sia quell'emozione e quella spinta in più che si affievolisce con il tempo, vedi relazioni amorose, sport, studio, lavoro, politica, e non per ultimo la passione per la propria squadra\Curva.
Mi sembra di essere stato sempre sincero con voi, ripetendo più d'una volta che quella verve e quei brividi che avevo un tempo quando entravo in Curva non sono più gli stessi, i derby oramai sono diventati una partita come un'altra, non conosco più i numeri dei giocatori, torno a casa e non so chi ha segnato e che posizione occupiamo in classifica; ma l'UNICA cosa che oramai mi rende ORGOGLIOSO e mi stimola a mettermi all'opera è quello che TUTTI INSIEME abbiamo costruito; un legame di AMICIZIA fantastico, grazie all'AMORE che nutriamo per quella MAGLIA Bianco-Celeste.
Forse molti di voi non si saranno resi conto che da quel 5\7 febbraio 2012, giorno in cui il gruppo ha iniziato a prendere forma, (allenamenti all'Ostia Mare) ci siamo spinti oltre l'immaginabile per i tempi che il mondo Ultras sta attraversando, torce, fumogeni, bandiera, pezza, trasferte Europee, serate insieme, radio, striscioni, "CNN", prime pagine di giornali, e tutto questo Amici miei è merito di tutti, perchè senza il contributo che ognuno di noi ha dato, non si poteva fare nulla di tutto questo!
Voi mi prenderete per pazzo, ma era il mio SOGNO fin da bambino avere un GRUPPO di Amici Militanti per quella stessa Passione, ed ora SI E' AVVERATO!

Fratelli siete VOI la MIA CURVA, la MIA LAZIO, senza di voi probabilmente la domenica rimarrei sul divano a fare compagnia a Mario; Quindi NON MOLLATE, NON MOLLIAMO, perchè se vi arrendete VOI, lo farò anche io!

SONO FIERO DI ESSERE SEMPRE AL VOSTRO FIANCO!

Un forte abbraccio.

Daniele_Side by Side 

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